Progetto Mnemos: patrimonio fotografico familiare

Progetto Mnemosraccolta del patrimonio fotografico familiare. 

Annualità 2022-2023: “Sarno ed il suo territorio”

in collaborazione con Associazione IL DIDRAMMO

Presentazione dal sito della Associazione IL DIDRAMMO:

L’Associazione Culturale IL DIDRAMMO si costituisce ufficialmente nel settembre 1999 grazie ad un gruppo di professionisti che per passione e amore della propria terra, intendono “non far disperdere nella memoria l’enorme patrimonio artistico, storico, culturale della nostra terra, per conservarlo e tramandarlo alle generazioni future”. In particolare, l’Associazione, coltiva una singolare vocazione, quella di preservare la “memoria” attraverso la fotografia, valorizzando questa particolare avventura culturale dello “sguardo” che ha consentito e consente di rinnovare costantemente le presenze e le testimonianze.

Da questo impegno singolare l’Associazione ha fatto nascere nel 2001, come sua articolazione, il Centro Provinciale per il Restauro e la Conservazione della Fotografia, che diventerà poi il MuDiF, Museo Didattico della Fotografia, riconosciuto, nel 2008, dalla Giunta regionale della Campania. Non solo spazio espositivo ma contesto di incontro con documenti e reperti, con esperienze di “luce/ombra”, percorsi di storia della fotografia e delle tecniche fotografiche ed altro ancora. Un Museo con articolazioni e servizi a profitto del visitatore e degli internauti: il laboratorio di restauro, il laboratorio di digitalizzazione, di catalogazione ed archiviazione, il laboratorio di sviluppo e stampa, l’Archivio storico fotografico, la Biblioteca specializzata, i servizi didattici. Il patrimonio del museo, in costante arricchimento, documenta la storia civile economica ed industriale, gli sviluppi e i mutamenti urbani e rurali, le evoluzioni e trasformazioni sociali. 

L’Archivio conserva testimonianze fotografiche originali sul complesso rapporto tra cultura, architettura, economia, ambiente del territorio, oggetto di esposizioni, mostre e continue valorizzazioni. Nell’archivio fotografico è conservata una significativa mole di materiale storico che copre l’arco temporale che va da metà Ottocento fino ad oggi,. Un patrimonio “attivo”, “parlante”, e “critico”, unico nel suo genere. In uno spazio dedicato, debitamente climatizzato e controllato, vengono custoditi circa 85.000 fototipi tra cui: dagherrotipi, ambrotipi, ferrotipi, aristotipi, stampe all’albumina, stampe al carbone, diapositive in b/n su lastra di vetro alla gelatina bromuro d’argento, negativi su lastra di vetro alla gelatina bromuro d’argento, pellicole negative al nitrato di cellulosa, collotipi, materiale negativo e invertibile a colori, album, cartoline.